domenica 13 aprile 2008

Diario osservativo_Parte2_

Serata del 09/06/2007,


Un brutto inizio giugno.Meteo sempre incerto e bassa pressione: una settimana di mal tempo è fin troppo, figurarsi due.

Venendo ai fatti, salgo su il 9 mattina. Cielo coperto da nuvoloni scuri per tutta la giornata, ma come per magia verso le 22 si sgombra. Niente più nuvole finalmente, rimane una leggera foschia purtroppo. Va benissimo comunque viste le condizioni meteo del mattino/pomeriggio.

Per evitare la luce del solito lontano lampione preparo un paio di "red goggles" artigianali, colorando con un pennarello rosso le lenti di un vecchio paio di occhiali da sole. Il risultato è quello che è, non li userò mai durante la serata vista la scomodità.

Decido di portare il dob nell'angolo più imbriccato del mio campo da calcio, dove la luce non arriva direttamente. Ho la premura di coprire con un sacco nero dell'immondizia una altro lampione sfuggitomi ad una prima ispezione (di giorno è sorprendentemente difficile stabilire dove siano tutte le fonti luminose che potrebbero disturbare l'osservazione notturna).
Prendo il tubo da 10" in braccio, scendo la scala del terrazzo, attraverso l'orto salendo altri scalini, percorro i trenta e passa metri del campetto e torno indietro a prendere la base. Errore,tanto traffico per nulla. Non ho fatto bene i conti: dalla nuova postazione ho a disposizione l'orizzonte ovest, immerso nella nebbia, e in più il lampione disturba quanto sul terrazzo e in più il tubo si inzuppa e in più...decido di sbaraccare tutto, dopo una decina di oggetti e di brividi. Serve un minimo di abitudine, trovandosi al limitare del bosco.

Rifaccio il percorso inverso, ma non è finita perchè invece di salire sul terrazzo, mi imimmergo nel maggese del giardino creandomi una nicchia e un corridoio dove posizionare il telescopio. Giove si sta alzando sopra gli alberi e quello è l'unico luogo dove poterlo osservare, che fortuna.

Dall'alto del terrazzo l'umidità è un lontano ricordo e tutto si asciuga. Osserverò sino alle 2.30, in pantofole. Quanto è comodo puntare gli oggetti con l'Intellsicope stando comodamente seduti!

Giove: basso all'orizzonte. Trasparenza gravemente insufficiente, seeing 4/5. A 93x, nell'Hyperion 13mm, l'immagine è immobile e gradevole, oltre alle bande si distingue una macchia. Nel B/TMB 5 mm il pianeta non ne risente minimamente (avrei potuto usare anche 400x), la bontà del seeing è sconcertante,peccato per la trasparenza.
A 250x sono nette, ma poco contrastate le bande che ne attraversano la superficie, evidenti le differenti gamme cromatiche, dal bianco al rossiccio.Su un festone si distinguono in fila 4 perturbazioni.

Veil: per prima Ngc 6960, la porzione che attraversa la 52 Cygni, senza ausilio di filtri a 48x. Inconfondibile in visione diretta la sottile e allungata nebulosa che descrive una curva molto dolce. Durante la serata ci sono tornato tre volte.In seguito Ngc 6992/95,agli stessi ingrandimenti, meno netta e definita della precedente, decisamente più estesa e larga. Ricchissimo il campo stellare in cui si estende.

Crescent: qui l'assenza di un OIII fa la differenza tra vedere o no la nebulosa ad emissione. Intravedo solo una piccola parte della falce lattigginosa, basandomi sulla fotografia del libro di Albano, ma non posso dire di averla osservata interamente e con sicurezza. L'area individuata è tuttavia inequivocabile e compare l'inconfondible asterisma romboide.Viste le condizioni non ottimali di trasparenza è inevitabile un esito poco positivo.

Nord America: dubbia nel cercatore 9x50, si intravede una una porzione di cielo più scura a circa 3° da Deneb.Incerta.

Ngc 7008: 98"X75"/ magnituidine superficiale 11,2.
A 48x è facile, ha forma ovale-irregolare, in un campo affollato in piena Via Lattea.

Scudo: oltre a M11 e M26 aggiungo gli ammassi aperti Ngc 6664 e 6704, poco esaltanti al telescopio in quanto oggetti da binocolo. Facili il globulare Ngc6712 e la planetaria IC 1295.

Ofiuoco: la costellazione è parzialmente oscurata dagli alberi. Osservo un bel pò di globulari Messier e Ngc perdendomi quelli alle declinazioni più basse come M107. Bellissimo l'alone risolto di M14 a 250x.

Pegaso: un M15 impressionante a 250x, con l'alone completamente risolto e il nucleo compattissimo e luminoso. Ngc7331, gx ,facile, non ho nemmeno provato ha scorgere le tre galassiette vicine di mv>13 segnalate nel libro. Non è serata da galassie, M81 e M82 irriconoscibili. Follia è stata cercare il Quintetto di Stephan...

M57: solo alti ingrandimenti. Si delinea con più precisione la forma dell' oggetto che appare allungato-ovale, avara di particolari, evidente la nebulosità interna grigio tenue, 250x.

M27: a 93x sembra quasi una foto, è nettissima e decisamente allungata, evidenti i lobi, il campo stellare è ricchissimo. 250x, occupa quasi tutto il campo del B/TMB. Mi sforzo di percepire le stelline interne. Due di esse emergono a tratti con grande frequenza, sono certe. Ho l'impressione di intravederne alcune altre, ma posso dire di averne osservate 2 con certezza.

Serpente: M16, sull'ammasso aperto emerge una traccia di nebulosità in corrispondenza delle stelle centrali più luminose (nel Sagittario osservo poi con profitto la vicina M17 "Omega"), Immancabile M5. Il libro di Albano mi fa conoscere IC 4756: è uno splendido amm
In conclusione: finalmente dopo circa un annno inizio ad apprezzare gli alti ingrandimenti anche nel deep, se continuo così finirò per consumare il B/TMB prima poco utilizzato.Consiglio a tutti gli osservatori di ammassi aperti e non,IC 4756, vera rivelazione !

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