domenica 13 aprile 2008

Pian dell'Armà

Pian dell'Armà a San Lorenzo
Chissà che mi aspettavo da questa serata. Una zingarata su per i monti non è peccato durante le vacaze in montagna dopo tutto, è solo un azzardo, una roulet russa senza alcuna posta in palio,è il rischio di buttare via due ore al più. Quando giungo al Pian dell'Armà il sole è scomparso sotto la pianura da un pezzo, sono passate le 23.00, a nord-est si estendono delle luci cittadine: forse Piacenza ,questione di ignoranza geografica. Un'ora di viaggio, dodici chilometri in linea d'aria e una trentina su strada, parto dalla vallata vicina già mangiato.
Quale è lo stereotipo dell'astrofilo medio? Mi domando senza conoscere la risposta nel caso in cui ce ne sia una soddisfacente, non univoca,soddisfacente. Incontro un orso, se così può chiamarsi, vestito da astrofilo,in partenza; inizio una discussione che muore all'istante, "è magra". Alzo la testa in su, verso l'alto, verso le costellazioni estive, è una bella serata! Sarò ingenuo o inesperto, ma la magnitudine limite zenitale raggiunge la 6.5 almeno e la Via Lattea lambisce Perseo e lo Scorpione. In basso sull'orizzonte qualche leggera velatura riflette il bagliore dei lontani dispensatori di IL, le città.
Stella centrale in M27, le due bande di polveri su Andromeda, un saluto al Sagittario e sbaracco. Mezz'ora di orologio. Speravo di incontrare qualcuno. Le vicine Capanne di Cosola vuote, idem per il Giovà, difficile cercare "amici" in contrade sconosciute. Se mi sbrigo faccio l'una, sempre meglio delle due. Una spedizione esplorativa piuttosto che osservativa. Positiva perchè trascorsa in buona compagnia con due amici, negativa per la speranza, rimasta tale, di trovare anima viva, o quasi.
Il ritorno sulla stretta stradina è da sconsigliare,l'unica è armarsi di buona volontà. Un elogio a tutti coloro che si inerpicano sui monti alla ricerca di cieli bui addirittura nella brutta stagione, complimenti.

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